Boni (Presidente): “Chiediamo interventi quantificabili in meno di 500 milioni di euro, meno dell’1x1000 dell’intera manovra”
In vista dell’audizione di lunedì alla Commissione Attività Produttive della Camera, l’associazione del venture capital italiano apre la propria base a startup e PMI innovative
Milano, 24 Aprile 2020 – VC Hub Italia, l’associazione fondata nel 2019 dai principali gestori di fondi di Venture Capital privati in Italia, torna a chiedere con forza un intervento concreto e tempestivo per tutelare l’ecosistema italiano delle startup dalle conseguenze della crisi generata dall’emergenza Covid-19.
“Purtroppo, nel Decreto Liquidità non è presente alcuna misura per aiutare le startup italiane a superare la crisi legata al lockdown, ricorda Fausto Boni, Presidente di VC Hub. Non ha avuto risposta l'appello che abbiamo lanciato insieme a oltre 70 startup e scale-up Italiane e non hanno avuto riscontri le interlocuzioni con diversi esponenti del Governo, dei Ministeri interessati e del Parlamento. Gli interventi che abbiamo chiesto al Governo, da una nostra prima stima avrebbero pesato per meno di 500 milioni di euro, poco più dell’uno per mille di una manovra quantificata in 400 miliardi di euro, continua Boni. Per questo, nel corso dell’audizione che avremo lunedì mattina alla Commissione Attività Produttive della Camera, torneremo a chiedere con decisione interventi seri e concreti, perché ha senso parlare di ripresa delle attività solo se la politica sarà capace di mettere in campo tutte le azioni necessarie per consentire alle aziende di ripartire realmente. Tutte le aziende, comprese le startup”.
Nei giorni scorsi VC Hub Italia, supportato da diverse startup e da oltre 5.500 persone via bit.ly/futurosenzafuturo, aveva realizzato una serie di proposte al Governo, che si speri siano presi in considerazione ora nel futuro decreto Crescita. VC HUB Italia ha altresì proposto alcuni emendamenti al Decreto Liquidità, ragione dell’audizione, tra cui la possibilità di concedere finanziamenti garantiti dal fondo centrale di garanzia per le startup e le PMI innovative senza l’applicazione della previsione relativa alla verifica delle imprese in difficoltà e la disapplicazione della normativa sul Golden Power per le startup e le PMI innovative.
“Dopo la mobilitazione generale del mondo delle startup e degli investitori di queste ultime settimane, il consiglio dell’associazione ha deciso di accelerare l’apertura della propria base associativa anche alle startup e alle PMI innovative, ha dichiarato Alessio Beverina, Segretario Generale di VC Hub. Riteniamo che includere le principali realtà italiane dell’innovazione tra i nostri associati sia un passaggio importante, che ci consente di mantenere e rafforzare il rapporto con la base del nostro ecosistema e di meglio sostenerne le istanze nei confronti delle istituzioni”.
Ad oggi VC Hub può contare già su oltre 60 startup associate, che hanno annunciato di aver raccolto oltre mezzo miliardo di euro in diversi round di finanziamento e si propongono di innovare i loro settori diventandone attori leader. Oltre alle attività di “advocacy” nei confronti delle istituzioni, VC Hub organizzerà incontri tra i soci per facilitare opportunità di business e riflettere su temi comuni. VC Hub si propone di accogliere ulteriori startup e PMI innovative Italiane in possesso dei requisiti che desiderino associarsi e aderire al nostro manifesto (http://www.vchub.it/manifesto).
VC Hub Italia è l'associazione del Venture Capital Italiano che riunisce i principali attori del finanziamento delle startup innovative. Creato dai principali gestori italiani di Fondi di Venture Capital, ovvero 360 Capital, Indaco Venture Partners, P101, Panakès Partners, PrimoMiglio, United Ventures, include anche LVenture Group, Sofinnova Partners, Milano Investment Partners, Oltre Venture, Endeavor Italia, Embed Capital, AurorA Science, Genextra, Gaia Capital, Boost Heroes, A11 Venture, Lumen Ventures, RedSeed Venture, Biovalley Investment Partners, e alcuni dei più importanti fondi di Corporate Venture attivi in Italia. La principale attività è rivolta alla diffusione di contenuti con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza di stakeholder privati e pubblici sulle caratteristiche specifiche di questa asset class e sul ruolo che svolge nel promuovere la competitività così come la crescita economica e sociale del paese. Conta oltre 60 startup associate, che complessivamente hanno raccolto oltre mezzo miliardo di euro in diversi round di finanziamento.
Ufficio stampa
Marco Albanesi: +39 329 3987262 - marco@albanesipr.com
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